Da Audrey a Madonna: storia delle sopracciglia

Da Audrey a Madonna: storia delle sopracciglia

E a voi, come piacciono le sopracciglia? Sottili, spesse, folte, marcate, naturali, più chiare, alte, appuntite, curve, aggressive, romantiche?

Come vedete, ce ne sono per tutti i tipi e proprio per questo, la prossima rubrica di Nuccia Parrucchieri, esclusivo salone di hairstyling e bellezza a Mirano, sarà proprio incentrata sul disegno perfetto dell’arcata sopraccigliare.

Ma quanto ne sapete in materia di sopracciglia?
Scoprite questa storia insieme a noi.

Partiamo, naturalmente, dagli anni ’20 del Novecento.

Le dive dei film muti, come Louise Brooks, tendevano a portare le sopracciglia e a disegnarsele con un arco sfuggente e super sottile che il più delle volte si orientava verso il basso, oppure erano incredibilmente dritte. Lo scopo? Conferire un’aria perlopiù triste, struggente. Allo stesso tempo, sprezzante.

Le celeberrime sopracciglia ad ali di gabbiano compaiono negli anni ’40. Pioniera è, probabilmente, Rita Hayworth con le sue sopracciglia mai fuori posto, sottili, con un arco lungo, elegante, preciso.

Ma è negli anni ’50 che accade la rivoluzione.
La straordinaria Audrey Hepburn porta sul grande schermo le sue iconiche sopracciglia foltissime, naturali, curatissime. La seguono a ruota Marilyn Monroe, Liz Taylor e Sofia Loren.

Eppure, negli anni ’60 si torna di nuovo indietro nel tempo. Le sopracciglia diventano più sottili, più arcuate, meno dritte. È l’epoca di Brigitte Bardot, Virna Lisi e Grace Kelly.

Negli anni ’70, in Italia Mina lancia la moda delle sopracciglia invisibili. La cantante, infatti, le elimina completamente per evidenziare la profondità di occhi marcati con make-up iconici, impeccabili, quasi teatrali.

Negli anni ’80, grazie a Madonna il look diventa selvaggio, naturale. Sembra che la pinzetta sia stata dimenticata. Ma sappiamo che non è così. Dietro le sopracciglia delle nuove star c’è un attentissimo e scrupoloso lavoro.

Negli anni ’90 le pinzette tornano di moda per creare un’unica forma universale sottile e curva per tutti i visi. Per far ciò, moltissime donne cominciano a strapparsele in modo selvaggio, senza criterio, senza ritegno, da sole, a casa.

E nel 2000, purtroppo, chi ha abusato della pinzetta, fa i conti con delle sopracciglia “sfigatine”, danneggiate, mancanti, incomplete, davvero poco eleganti.

Ecco lo sdoganamento della matita, che proprio tutte iniziano ad usare per rimediare, disegnando delle forme ad hoc per il proprio viso.

Ringraziamo Cara Delevigne per avere portato in auge le sopracciglia del momento. Folte, precisissime, impeccabili, massicce, super marcate. Danno profondità allo sguardo e fanno da sole gran parte del makeup.

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